Fluoroscopio: storia di una macchina rivoluzionaria dal terribile segreto

Questa macchina è un vecchio fluoroscopio per la vendita delle scarpe. Fu inventata nel 1920.Negli anni 50 ne erano dotati moltissimi negozi negli Stati Uniti d’America, ma era presente anche sul suolo europeo. Si tratta di una macchina in grado di emettere una serie continua di raggi X, che venivano impiegati per controllare la corretta misura della calzatura da comprare. C’erano delle bocchette per la visione da parte del cliente, ma anche un paio riservate allo sguardo del venditore e per un terzo avventore. Guardando attraverso queste feritoie, era possibile vedere con assoluta chiarezza le ossa del piede del cliente e il bordo della scarpa. In questo modo era possibile capire con assoluta precisione quale modello di calzatura fosse il più adatto al compratore.

I gravi effetti collaterali causati da massicce dosi di raggi x furono studiati al termine degli anni 40, e nel 1948 le riviste scientifiche americane cominciarono a pubblicare avvertenze per limitare l’impiego del fluoroscopia.

Ma la moda ormai era esplosa e queste macchine continuarono ad essere impiegate, seppur in numero minore, per i decenni a seguire.

Oggi la fluoroscopia, dato il rischio per la salute da radiazioni ionizzanti, è una metodica riservata a casi di diagnostica di assoluta necessità; l’impiego commerciale di questa macchina fu abolito solo nel 1970.

L’ultimo fluoroscopio in funzione fu visto a Boston al termine degli anni 70.

I pazienti al Centro: la storia del Signor Eugenio

 

Il signor Eugenio viene per la cura dei piedi ogni circa 3 mesi da quando il Centro ha aperto nel 2011. Ha 92 anni, la corporatura media, un moderato balbettio unito alla tendenza a ripetere certi concetti e parole: spesso fa battute anche autoirnoiche sulla sua condizione, ma impiega moltissimo tempo per dirle e molto spesso sono le stesse che mi ha già detto nel corso degli anni o, nei casi peggiori, della giornata. Nonostante tutto però è in buona salute e, anche se prende qualche medicina di troppo, clinicamente e mentalmente può fare invidia a molte persone più giovani di lui. Fortuna per la moglie, visto che, stando a ciò che racconta Eugenio, la poverina è tanto brava e santa… ma non ha mai sviluppato la sindrome della crocerossina e mai saprebbe prendersi cura di lui. Eugenio sa essere davvero testardo a volte e questo cozza con la sue sostanziali bontà d’animo e gentilezza. Il problema è fargli digerire le terapie, le nuove piccole scelte di vita che deve affrontare con la sua età. Ha sempre vestito in completo elegante, tutte le volte che l’ho mai visto. Camicia e cravatta. giacca e cappotto. Primavera e inverno. Ha sempre portato una borsa simil ventiquattro ore, di quelle non completamente rigide e di tessuto impermeabile, due scarpe eleganti. A vederlo in giro per strada o intrufolarsi nello studio sembra proprio un rappresentante, uno di quei rappresentati che non vogliono smettere di lavorare. Ma lui di lavorare ha smesso da tempo… eppure quel vestito, che scherzosamente su mia domanda ha ammesso di indossare anche a letto, lo fa sentire ancora un po’ così. Un po’ lavoratore, o forse un po’ giovane. Magari semplicemente dignitoso.


È per questo che è stato così difficile fargli cambiare quel paio di scarpe dignitose in cuoio, davvero incompatibili con le sue ferite al piede, con quelle più consone modello ortopedico con la tomaia elastica. Non ne voleva sapere, diceva che non capiva di quali scarpe parlassi. Alla fine dopo impegni estenuanti riuscimmo a guarire le ferite. comprò le scarpe (lamentandosi che erano troppo larghe) e sparì per qualche mese. Quando tornò aveva sempre le scarpe eleganti in cuoio e due ferite che impiegai 2 mesi a far di nuovo guarire. Che frustrazione… Quanto lo sgridai quel giorno! “Lei deve usare le scarpe ortopediche! Non si può permettere queste!”. Niente da fare, capivo che i miei messaggi non andavano a segno, a fine visita però qualcosa accadde. Dovette rimettersi le scarpe eleganti, e non riuscì proprio in alcun modo a farci entrare il piede. Intuendo quello che stava succedendo, tenni la luce del riunito podologico spenta per non aiutarlo a compiere la sua impresa, mentre nel suo dignitoso silenzio falliva in tutti i modi a inserire il tallone nel contrafforte della calzatura. Impiegammo un quarto d’ora in due a rimettere le scarpe. Gli dissi che non avrei mai più avuto tutto quel tempo per aiutarlo a rivestirsi. La cosa funzionò e da allora impiegò le scarpe giuste. Ma sono sicuro che non fu per la difficoltà a rimettersi le scarpe da solo che da allora adoperò il modello ortopedico: fu la vergogna, il silenzioso e raccolto imbarazzo che aveva provato quel giorno. Furono loro a spostare quell’asticella della dignità.
Oggi è tornato; le ferite non si sono più ripresentate, lui non ha perso la sua vena di fare battute incespicando con le parole all’inizio della frase. È abituato al fatto che gli rimetta calze e scarpe dopo la visita. In più oggi, perché potevo spendere qualche secondo in più con lui, l’ho aiutato a rimettersi la giacca e gli ho passato la sua simil ventiquattro ore prima che uscisse. Era vuota.

(questa storia è stata pubblicata con il consenso dei loro protagonisti ai sensi del d. lgs 196/2003 INORMATIFIVA PRIVACY in materia dei protezione dei dati. Titolare del trattamento dei dati Dr. Andrea Bettinelli, sede in Piazza Roma 6/D 20016 Pero MI)

Suggerimenti e consigli per una schiena in salute

Avere una schiena in salute è spesso una condizione trascurata, benchè essenziale per poter svolgere uno stile di vita sano. Le persone che soffrono di mal di schiena, specialmente se da molto tempo, di frequente possiedono una condizione di salute generale peggiore rispetto a chi il mal di schiena non ce l’ha.

Infatti i costi del mal di schiena per la persona incidono non solo dal punto di vista finanziario (per le relative cure), ma anche per l’assenteismo dal luogo di lavoro e per le problematiche psicologiche che potrebbero insorgere durante il processo di guarigione associate alla condizione divenuta ormai cronica.

 

Sfortunatamente, oltre l’80% della popolazione soffre o ha sofferto di mal di schiena a un certo punto della propria vita. Le categorie più a rischio sono le persone obese, i fumatori, i soggetti che sollevano oggetti pesanti, e coloro i quali hanno già avuto precedentemente uno o più episodi di mal di schiena.

Dal momento che la lombalgia è così tanto diffusa, è importante sforzarsi di mantenere la propria schiena in salute. Di seguito troverai delle semplici linee guida riguardanti la postura, il sollevamento di oggetti e un sano stile di vita, che potrai adottare sin da subito per mantenere la tua schiena in buona forma.

Stazione eretta

Quando sei in piedi, mantieni un piede leggermente più avanti dell’altro, con le ginocchia lievemente piegate. Questa posizione aiuta a scaricare il peso dalla zona lombare
Non rimanere piegato in avanti con il busto per periodi di tempo prolungati: in questa posizione i muscoli della colonna tenderanno a indebolirsi e ciò potrebbe causarti mal di schiena.

Sollevare oggetti

Evita di ruotare il tronco mentre sollevi o stai trasportando un oggetto pesante. La rotazione del tronco è uno dei movimenti più pericolosi per la schiena, specialmente durante il sollevamento di un peso.
Se l’oggetto è troppo pesante da sollevare (ad esempio un mobile), spingerlo è sicuramente meglio per la tua schiena rispetto a tirarlo. Quando possibile, utilizza la forza delle gambe per spingere l’oggetto, non quella della schiena o della parte superiore del corpo
Se devi necessariamente sollevare un oggetto pesante, fatti aiutare da qualcuno.

Posizione seduta

Mantieni le ginocchia leggermente più elevate rispetto al livello delle anche, con il capo dritto e la schiena eretta e ben appoggiata allo schienale.
Evita di rimanere con la testa e le spalle piegate in avanti.
Cerca di mantenere le curve fisiologiche della colonna vertebrale. Per maggiori informazioni sulla corretta postura della colonna clicca qui.

Raggiungere gli oggetti e piegarsi

Quando devi raggiungere un oggetto situato molto in alto rispetto al livello delle spalle, utilizza uno sgabello: sforzarsi di raggiungere oggetti così in alto non solo potrebbe causare dolore alla zona dorsale e alla cervicale, ma potrebbe far nascere problemi alle spalle.
NON piegare la schiena in avanti quando sollevi un oggetto! Invece, piega le gambe o appoggiati su un ginocchio, mantenendo la schiena dritta e avvicinandoti il più possibile all’oggetto.
Mantieni l’oggetto vicino al tuo corpo mentre lo sollevi. Utilizza la muscolatura delle gambe per sollevarlo, non della schiena.

Dieta sana ed esercizio fisico

Essere in sovrappeso provoca un eccessivo carico sulla colonna. In questa condizione viene posta un’elevata pressione a livello dei muscoli, tendini e lagamenti della colonna lombare.
Mantenere un peso corporeo ideale è fondamentale per la salute della tua schiena. Il modo più efficace e più efficiente per perdere peso è avere un’alimentazione sana, ricca di cereali integrali e vegetali, e svolgere regolare attività fisica.

Dormire

Dormire in posizione supina (“a pancia in su”) comporta una compressione a livello della colonna maggiore rispetto ad altre posizioni.
Posiziona un cuscino sotto le ginocchia quando dormi in questa posizione: ciò diminuisce sensibilmente la pressione sulla schiena.
Dormire su un fianco con un cuscino posto tra le ginocchia può aiutare a diminuire la tensione sulla schiena
Non dormire mai in una posizione che ti causa dolore, anche se leggero, a una parte della tua schiena. Molto spesso è il tuo corpo che ti dirà la posizione corretta da mantenere.

Smettere di fumare

I fumatori hanno maggiori problemi di schiena rispetto ai non fumatori, e guariscono più lentamente quando presentano un episodio di lombalgia. Ciò è dovuto al fatto che le sostanze chimiche contenute nelle sigarette e nel tabacco riducono il flusso di sangue ai tessuti della schiena.

Conclusioni

Seguire questi suggerimenti non ti darà la garanzia che non avrai mai mal di schiena nella tua vita, ma può certamente ridurre il rischio di svilupparlo. Questi semplici passi ti aiuteranno a mantenere la tua schiena in forma e a essere una persona più sana e felice.

 

 

Van Halen e la cura dei pazienti anziani

Secondo un recente studio dal singolare titolo “Cosa possono insegnarci i Van Halen in merito alla cura dei pazienti anziani?” (http://jamanetwork.com/…/jamainter…/article-abstract/2596009), dettagli importanti come lo stato di cura delle unghie possono rivelare condizioni a rischio di possibile sviluppo di eventi avversi nei soggetti anziani. Se un vostro caro non riesce a mettersi le calze o a tagliarsi le unghie dei piedi, potrebbe non essere più autosufficiente.

 

PRIMA IMMAGINE: un piede trascurato nell’anziano, con onicodistrofia e incarnimento inveterato dell’unghia dell’alluce

SECONDA IMMAGINE: Van Halen. Per capire se il suo interlocutore fosse affidabile, il suo gruppo, attivissimo negli anni ’80, inseriva nel contratto con gli organizzatori di concerti la clausola “L’intero show verrà immediatamente cancellato e la band riceverà il pieno compenso se nell’area di backstage saranno presenti M&M’s marroni.”